Comune: NEMI, GENZANO DI ROMA
Questa località è dedicata a tutti coloro che durante l’estate vogliono trovare un po’ di refrigerio dal caldo afoso e soffocante dell’Urbe. Attraversando il piccolo borgo di Nemi, lasciando alle spalle il bosco che circonda la Via dei Laghi, si cammina all’interno di pittoresche viuzze dove è piacevole assaporare la fresca atmosfera del luogo. Nel giardino comunale Vinicio Fondi che si affaccia sul lago, si può gustare la rinomata granita di fragole con panna, di fronte ad uno dei più bei panorami dei Castelli Romani.
Il Lago di Nemi è un specchio lacustre di origine vulcanica che riempie due conche contigue crateriche; l’orlo che le divide è attualmente sommerso ed in parte si è dissolto per l’azione erosiva delle acque. Il bacino lacustre è di piccole dimensioni e non ricopre totalmente le due caldere a causa del prosciugamento della parte nord del lago, dovuta alla realizzazione di un emissario artificiale in epoca romana; questo, passando sotto Genzano, si riversa nella Valle di Ariccia. La realizzazione dell’emissario artificiale portò ad una diminuzione considerevole del livello del bacino (circa 80 metri), tale da permettere l’insediamento della caratteristica vegetazione ripariale sulle sue sponde. Il lago è poco profondo, 31 metri, e raggiunge il livello dell’emissario solo in stagioni relativamente piovose; riceve l’acqua solo dalle piogge e da alcune sorgenti subacquee non sempre attive. L’area è compresa all’interno del Parco Regionale dei Castelli Romani, in particolare il Bacino sud del Lago di Nemi è una Riserva Parziale Biologica, con un’estensione di 51,5 ha. L’intera superficie del lago è di 167 ettari.
Caratteristiche naturalistiche dell’area
Nel Lago di Nemi le piante acquatiche sommerse, in conseguenza delle caratteristiche dei fondali, sono sviluppate e distribuite essenzialmente nella zona litoranea. Si possono osservare così degli estesi canneti, dove dominano le Cannucce di palude e più vicino all’acqua, lembi di Scirpo lacustre. Sulle sponde sono presenti i vistosi fiori gialli del Giaggiolo acquatico e particolarmente caratteristici sono i Platani che bordano le rive del lago. I versanti interni e soleggiati della caldera sono ricoperti da lembi di leccete, che rappresentano la vegetazione originaria che ricopriva un tempo gran parte dell’orlo dell’antico cratere.
Il lago di Nemi per una serie di caratteristiche ambientali ed idrologiche era caratterizzato dalla notevole abbondanza di plancton ed offriva un habitat ottimale per la fauna ittica. Questa prerogativa è andata purtroppo perduta negli anni ‘70-‘80 a seguito di una cattiva gestione del bacino che ha portato ad un forte inquinamento delle sue acque. Attualmente la situazione ambientale sta lentamente migliorando. Numerosi i pesci introdotti, tra cui il Coregone nel 1925. Purtroppo le alterazioni ambientali che il lago ha subito hanno portato alla scomparsa di questa specie nel 1976. Nel 1974, per compensare la riduzione delle popolazioni ittiche, l’Istituto Ittiogenico di Roma ha introdotto il Pesce Re, una specie originaria delle acque del sudamerica che si è perfettamente adattata alle nuove condizioni. Tra le specie ittiche autoctone ancora presenti vi è il Luccio, un predatore che caccia all’agguato nascosto tra la vegetazione acquatica. Il lago inoltre ospita durante il periodo invernale piccoli gruppi di uccelli acquatici costituiti principalmente da Folaghe, Svassi maggiori, Cormorani e da anatre tuffatrici, tra cui la Morette e Moriglioni. Lungo la vegetazione delle rive sono frequenti la Gallinella d’acqua e l’Usignolo di fiume.
Localizzazione
Per raggiungere il paese di Nemi
In automobile: da Roma tramite la Via Appia Nuova (S.S.7), voltando a sinistra subito dopo Genzano di Roma (piazzale Cina), oppure percorrendo la Via dei Laghi (S.S. 217) e, superato il bivio per Rocca di Papa, voltando a destra in corrispondenza del km 14.400 seguendo la segnalazione stradale per Nemi. In prossimità del centro storico sono presenti due aree di parcheggio.
In autobus: linea Roma-Velletri (autolinee Cotral, num. Verde 800431784, tel. 067222153), con partenze da Roma dal capolinea presso la fermata “Anagnina” della metropolitana (linea A) e arrivo a Genzano (fermata Piazza IV Novembre) dopo circa 1 ora. Da qui è possibile prendere un altro autobus Cotral che, in 10-15 minuti, arriva a Nemi.
Per raggiungere il lago di Nemi
In automobile: dalla Piazza IV Novembre di Genzano, si sale per Via Garibaldi e arrivati a piazza Dante Alighieri si scende per Via Diana, fino ad arrivare sulle rive del lago.
A piedi: da Nemi attraverso il “Sentiero del Tempio di Diana”. Superato il centro storico, si raggiunge il belvedere, si oltrepassa l’antica porta (“la Portella”) e si imbocca a sinistra il sentiero (segnalato da tabelle) che in circa 2 km scende al lago, attraversando l’area archeologica.
Tematismo
Botanico, Faunistico, Geologico, Paesaggistico.
Informazioni per la visita
Sono presenti due sentieri attrezzati: “Il sentiero del Tempio di Diana” che scende al lago e ” Il sentiero Fontana Tempesta” che si imbocca sulla destra a circa 100 m dalla “ Portella” e che in 2,2 km raggiunge a mezza costa (500-600 m s.l.m.) il fontanile omonimo.
Per informazioni rivolgersi all’Azienda autonoma di soggiorno e turismo “Dei Laghi e Castelli Romani”, Via Risorgimento n.2, 00041 Albano Laziale (RM), tel. 069324081/2, fax 069320040, oppure al Parco Regionale dei Castelli Romani presso la sede di Villa Barattolo, Via C. Battisti n.5, 00040 Rocca di Papa (Roma), tel. 069495253/5 – fax 069495254.
Segnaletica
E’ presente la segnaletica turistica per il paese e per il lago e sono presenti tabelle didattiche descrittive lungo i due sentieri attrezzati che partono da Nemi.
Per approfondimenti
Siti internet: www.parks.it/parco.castelli.romani/index.html, www.hurricane.it/castelliromani, www.castellionline.com.
Pubblicazioni: Bassani P., Cantiani G.P., Lotti L., 1995. Il Vallone di Tempesta. Comune di Nemi; AA.VV., 1996. Quattordici sentieri tra natura e archeologia dei Castelli Romani e Prenestini. Editore XI Comunità Montana del Lazio Castelli Romani e Prenestini, via della Pineta 69, Rocca Priora (RM); Bassani P., Lotti L., 1992. Alberi e arbusti del Parco Regionale dei Castelli Romani. Edizioni del Parco, Rocca di Papa (RM); AA.VV., 1993. 14 itinerari - Lazio. Guide geologiche regionali, vol. 5. Società Geologica Italiana, Roma; Marciano M., 1991. Guida archeologica del Parco Regionale dei Castelli Romani. Edizioni del Parco, Rocca di Papa (RM).
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